Venezia (Ve),
Anno di realizzazione: 2015/16
Cliente: Ufficio di gestione del sito Unesco “Venezia e la sua laguna” – Comune di Venezia, pubblico
Superficie/dati dimensionali: superficie abitabile 2.844 m2
Budget: Costo delle opere: 1.125 €/m2 1
Project leader: arch. Francesco Calzolaio
Consulenti: Teorema SAS (fattibilità economica), Melina Kramer, Tania Crepaldi, Albert Cabané
Il Sito Unesco “Venezia e la sua Laguna” comprende 9 comuni, metà della sua area totale di 1.074,87 km2 sono laguna vera e propria. La popolazione di 420.396 persone è polarizzata attorno ai grandi attrattori urbani del comune di Venezia, ma vi è una rete infrastrutturale minore legata al sistema della mobilità dolce e della portualità minore che tuttavia è troppo frammentato, incompleto e poco connesso.
Il “piano di recupero e valorizzazione dei paesaggi e della cultura lagunare”, inserito nell’ambito dei progetti del Piano di Gestione 2012-2018 identifica puntualmente i nodi di questa rete e li mette a sistema, con il coinvolgimento attivo degli attori istituzionali, sociali ed imprenditoriali. Propone la realizzazione di 11 “punti di ancoraggio” locale della rete lagunare, ovvero aree con affaccio diretto su canali navigabili della laguna, strategiche nel loro contesto territoriale e per tutto il sistema lagunare, adiacenti ad un attracco pubblico con banchina per ormeggi e circondate da una rete di attività turistiche legate al territorio.
Porte latenti e potenziali che vengono aperte attraverso un progetto di “agopuntura urbana” capace di (ri)attivare i flussi “linfatici” del territorio. L’arrivo dall’acqua si collega a una sequenza di attività, articolata sulle specifiche caratteristiche dei luoghi scelti, composta da: imbarcadero ed ormeggio, parcheggio per auto e biciclette, percorso esterno ludico e didattico, spazio aperto per eventi, spazi espositivi delle risorse locali, spaccio dei prodotti locali, caffetteria e/o ristorante.
Il progetto consolida il rapporto autentico tra cittadini e laguna, rilancia attività antiche e compatibili, promuove un turismo consapevole fuori dai sentieri battuti, valorizza la rete culturale diffusa: è una scommessa unitaria e difficile, che solo lo sforzo congiunto dei cittadini, come fruitori e testimoni, e delle istituzioni locali ed internazionali, può sperare di realizzare, in un lungo processo inclusivo e partecipato, cui il progetto ha dato avvio.